Regione: Marche
Il cece precedentemente tenuto a bagno si pone a cuocere in una pentola contenente abbondante acqua fredda, rosmarino e aglio. Nel frattempo si impasta la farina con acqua e sale per ottenere una pasta ben soda dalla quale si otterranno, una volta spianata a sfoglia non troppo sottile, delle tagliatelle di un centimetro di larghezza.
Nel momento di andare a tavola si cuoce la pasta in acqua salata, si scola dall’acqua di cottura, si pone in un grande piatto profondo, vi si unisce una certa quantità di cece, si mescola il tutto unendo olio di oliva di frantoio, un poco di brodo di cottura del cece affinché la pasta non si appiombi e una buona pizzicata di pepe. La pasta deve essere preparata con qualche ora di anticipo, affinché la sfoglia possa ben asciugare. Terminato il lavoro della vendemmia, la nostra massaia pensa di farsi dare dal cantiniere della famiglia il mosto ottenuto dalla pigiatura della migliore uva, la più matura e la più zuccherina.
Note: Ricetta tradizionale di Moie e del suo circondario. "Il sapore dei ricordi di Maria Antonietta Roccetti - Pasta e cece della Moja" |
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Ingredienti
Ceci, rosmarino, aglio, olio di oliva, pizzico di pepe, mosto di uva.
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